Le parole di un No Green Pass dal palco di Bologna su Liliana Segre hanno scatenato una polemica.
ROMA – Le parole di un No Green Pass dal palco di Bologna su Liliana Segre hanno scatenato una polemica. Nella giornata di venerdì 15 ottobre il leader del movimento Primum non nuocere aveva detto “deve sparire” rivolgendosi alla senatrice a vita.
Una frase condannata a tutto il mondo politico (e non solo) e lo stesso protagonista poco dopo ha chiesto scusa con una lettera indirizzata alla stessa Segre.
Liliana Segre: “La risposta ora è il silenzio”
Nessun commento da parte di Liliana Segre. Prima delle scuse la senatrice a vita si era limitata a dire: “Da parte di una persona che come ultimo atto della sua vita ha promosso una Commissione contro l’istigazione all’odio, la risposta ora è il silenzio“.
La lettera di scusa
A distanza di 48 ore da questa tragedia lo stesso leader ha voluto inviare una lettera alla senatrice a vita. “Nell’impeto del momento – ha precisato nella missiva citata dal Corriere della Sera – ho detto che Lei dovrebbe ‘sparire’ da dov’è. Il termine sparire è stato certamente infelice e mi dispiace non essermi espresso in modo appropriato“.
“La mia opinione – ha aggiunto – è semplicemente legata al ruolo di presidenza della commissione per il contrasto dell’intolleranza da Lei ricoperto. In quel ruolo ritengo che Lei abbia il dovere di esprimersi contro ogni violenza, anche se è rivolta a chi non la pensa come Lei […]. Io non sono razzista, non ho mai negato la Shoah e di certo non sono antisemita […]. Nell’ultimo anno e mezzo non si contano frasi violente e istigazioni alla violenza nei confronti di persone che hanno una opinione diversa sui vaccini […] Questa non è violenza? Non è discriminazione? […]. Non c’è istigazione all’odio nel far passare l’equazione manifestanti uguale terroristi? […]“.